Grazie al socio Conrad Böhm, che nel marzo scorso ha già tenuto una conferenza per la nostra associazione , organizziamo una visita guidata all’Osservatorio astronomico di Trieste stazione osservativa di Basovizza.
L’appuntamento è per venerdì 25 ottobre alle 19.00. La visita, che si svolgerà anche in caso di tempo nuvoloso, si protrarrà sino alle 20.30 ed è a numero chiuso (massimo 25 persone). Prenotazioni scrivendo a orizzontifotografici.ts@gmail.com oppure via WhatsApp al 338 6604072 entro il 20 ottobre. Per far sì che i soci possano accedere all’incontro gratuitamente, il costo della visita sarà sostenuto dall’associazione.
La storia
L’Osservatorio astronomico di Trieste è una delle strutture territoriali dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il quale promuove e gestisce la ricerca scientifica e la pubblica divulgazione dell’astronomia, dell’astrofisica e della cosmologia in Italia.
L’Osservatorio possiede a Basovizza una stazione che in passato ospitava i telescopi usati dagli astronomi per ricerche nel campo della luce visibile e delle onde radio. Ora le condizioni del cielo suburbano non consentono più di eseguire con un qualche profitto osservazioni valide per ricerche e le cupole una volta usate dagli astronomi ospitano invece strutture per la divulgazione, ovvero per condividere esperienze di astronomia con il pubblico. Una di queste è la Specola Margherita Hack (SMH), attrezzata con una mostra storica e con telescopi per sessioni di osservazione mattutine o serali guidate da astronomi. La visita avrà luogo in tale cupola; grazie a diverse installazioni didattiche, si potrà svolgere anche con tempo nuvoloso.
Al piano inferiore della cupola è allestita una mostra storica che illustra sinteticamente i metodi di ricerca dell’Osservatorio dal XIX secolo a oggi, con particolare riguardo all’opera di Johann Krieger, celebre e studioso della Luna. Di sopra si potranno usare potenti telescopi che consentono di osservare con comoda visione alcuni corpi celesti a forte ingrandimento, oppure esplorare la volta celeste con l’ausilio di una proiezione semi-immersiva. Il tutto, guidati dalle spiegazioni dell’astrofisica Giulia Lafrate e dal collega Marco Citossi.
L’Osservatorio trae origine dalla Scuola Nautica fondata a Trieste nel 1754 dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Dopo il lungo periodo nell’ambito dell’Accademia di Commercio e Nautica, fu elevato a istituto autonomo di ricerca nel 1898. Nel secondo dopoguerra conobbe un nuovo periodo di grande sviluppo e diventò uno dei centri scientifici triestini più importanti. Partecipando a gruppi internazionali di ricercatori, oggi i numerosi astronomi dell’Osservatorio sono impegnati in diversi campi, dallo studio delle supernovae, dei grandi gruppi di galassie, della chimica e dell’evoluzione delle stelle. I tecnologi dell’Istituto progettano e realizzano componenti importanti degli strumenti di misura applicati ai colossali telescopi installati su alte montagne oltremare o posti in orbita attorno al Pianeta.