Progetto fotografico collettivo: Mestieri

Come forse ricorderete, abbiamo scelto la data simbolica del 1° maggio per comunicare ufficialmente il tema del progetto collettivo riservato ai soci dell’associazione: “Mestieri”.
Oggi entriamo nello specifico dell’iniziativa in modo che siano più chiare le modalità di partecipazione.


Il lavoro è in continua evoluzione e si adatta alle circostanze economiche, sociali, culturali e tecnologiche. I cambiamenti in atto, come l’automazione, il lavoro da remoto e le nuove modalità organizzative stanno trasformando profondamente le dinamiche professionali e umane in molti settori.
Ci sono però attività che portano ancora avanti una cultura del lavoro legata alle mani, al fare, a un sapere spesso definito più tradizionale. Attività che mantengono un’alta professionalità e competenze manuali specifiche in cui la fa da padrona l’intelligenza artigiana, un’intelligenza che ha appreso conoscenze da un passato a volte lontano.
Il lavoro artigianale, nel suo confrontarsi con il contesto lavorativo contemporaneo, è diventato portatore di una serie di paradossi interni solo apparenti: tradizione e innovazione, locale e globale, manualità e digitale. Sono elementi che, sempre più spesso, anziché contrapporsi, cercano e trovano un equilibrio dinamico, rendendo l’artigianato sempre attuale e proiettato nel futuro.

La nostra associazione vuole indagare e gettare uno sguardo tra le pieghe della giornata delle persone che praticano questi mestieri: gli artigiani.
Le criticità, la routine giornaliera, i momenti di gioia o smarrimento, i trasporti, le pause, tutto raccontato con l’occhio del fotografo in forma di narrazione fotografica.
Ma quando parliamo di artigiani, cosa intendiamo esattamente? È difficile dare una risposta univoca, ma proviamoci.
Il lavoro artigianale ha una lunga storia che risale a tempi antichi.
Sino dalla preistoria, gli esseri umani hanno iniziato a creare strumenti, utensili e oggetti di uso quotidiano usando tecniche manuali.
Nell’antichità civiltà come quella egizia, greca e romana svilupparono arti e mestieri artigianali molto avanzati come la lavorazione del vetro, la ceramica, la tessitura e la manipolazione dei metalli. Durante il Medioevo, l’artigianato si consolidò nelle corporazioni di mestiere, che regolavano le tecniche e la qualità del lavoro. Con l’avvento della rivoluzione industriale nel XVIII e XIX secolo, molte attività furono sostituite dalla produzione di massa, ma il lavoro artigianale è rimasto importante per la creazione di pezzi unici e di alta qualità.
Oggi c’è un grande interesse per questi mestieri sia per ragioni di sostenibilità ecoambientalista sia come forma di valorizzazione della tradizione e della creatività.

Gli artigiani sono perciò persone che creano, riparano o lavorano oggetti, spesso usando tecniche tradizionali e materiali di qualità. Sono specializzati in ambiti che richiedono abilità manuale e attenzione ai dettagli, come per esempio il falegname, il ceramista, il sarto o il gioielliere.
In contesto diverso, ma nell’ambito della nostra iniziativa consideriamo come “artigiani” anche il fornaio, l’idraulico, il pescatore, il vivaista e così via.
La fotografia è uno straordinario mezzo di comunicazione e vorremmo dare visibilità a tutte queste persone che con il loro lavoro spesso perpetuano tradizioni secolari e rafforzano il tessuto connettivo della rete sociale del nostro territorio e non solo.
I soci che aderiranno all’iniziativa dovranno quindi raccontare uno di questi mestieri con un progetto fotografico che si dipanerà attraverso un certo numero di immagini: il numero totale sarà deciso collettivamente per ogni singolo progetto.
A breve fisseremo una data in cui ci ritroveremo per una discussione collettiva su questa iniziativa che risponde in pieno alla vocazione territoriale dell’associazione .
A presto!