Il triangolo dell’esposizione è uno degli elementi essenziali della tecnica fotografica ed è perciò basilare capire come funziona per avere il controllo sulla vostra macchina fotografica.
Che cos’è il triangolo dell’esposizione?

I principi per la creazione di un’immagine non sono cambiati molto nel corso dei decenni. Il centro della tecnica fotografica è il triangolo dell’esposizione, che si compone di tre elementi: il tempo di scatto, l’apertura del diaframma dell’obiettivo e la sensibilità del sensore digitale (ISO) sono gli elementi che influenzano l’esposizione.
In modalità manuale, la modifica di una qualsiasi di queste impostazioni comporta la necessità di adeguare una o entrambe le altre per mantenere la medesima esposizione. Il grafico del triangolo dell’esposizione mostra la relazione tra i tre fattori. Altre modalità, che spesso sono disponibili, consentono di controllare uno o due fattori mentre la fotocamera si occupa del resto.
Il tempo di scatto

Il tempo di scatto è la velocità di apertura e chiusura dell’otturatore della fotocamera. È il tempo in cui la luce raggiunge il sensore misurato in frazioni di secondo. Le fotocamere mirrorless eliminano il tempo necessario per l’azionamento di un otturatore meccanico, ciò significa che spesso è possibile ottenere velocità di scatto molto più elevate con una fotocamera mirrorless rispetto a una reflex.
Più veloce è il tempo di scatto, più l’azione apparirà congelata. Tuttavia, per compensare la minore quantità di luce catturata, è necessario aumentare gli ISO o aumentare l’apertura del diaframma dell’obiettivo.
Diaframma

Il diaframma è l’apertura regolabile all’interno dell’obiettivo e permette di controllare la quantità di luce che raggiunge il sensore, in base alla sua dimensione, misurata con una serie di numeri.
Maggiore è il numero, minore è l’apertura e minore è la luce che colpisce il sensore e viceversa. La modifica dell’apertura è uno dei fattori più importanti per il controllo della profondità di campo.
In un’immagine la profondità di campo si riferisce alla distanza tra gli oggetti o soggetti più vicini e quelli più lontani che sono ragionevolmente a fuoco. Una profondità di campo ridotta ha ottime potenzialità creative e una destinazione d’uso diversa da un’immagine in cui tutti gli elementi dell’immagine stessa sono a fuoco grazie a una maggiore profondità di campo.
ISO (International Standards Organization)

Mentre l’apertura del diaframma e il tempo di scatto controllano la quantità di luce che raggiunge il sensore, gli ISO controllano il modo in cui il sensore “interpreta” la luce. Maggiore è il numero ISO, più sensibile è il sensore alla luce, ma più alto è il rischio di ottenere immagini rumorose e perciò bisogna trovare un equilibrio, anche se con i moderni software si possono ottenere foto eccellenti anche a ISO elevati.
Come spesso succede negli hobby basati anche su di una tecnologia importante, l’uso della macchina fotografica pretende una notevole dose pazienza, di pratica e di tentativi. Capire come funziona il triangolo dell’esposizione vi permetterà di avere un maggiore controllo creativo sulla vostra narrazione visiva.