Antropologia del treppiede come strumento di emancipazione culturale.

Esiste un solo buon motivo per il fotografo per non usare un treppiede (cavalletto, stativo, tripode) e cioè non averne uno. Non è ammessa altra scusa.
Ma non tutti i treppiedi sono uguali e perciò bisogna sapere quale treppiede ci serve, altrimenti buttiamo via una discreta sommetta.

In primis esistono treppiedi per la fotografia e altri per i video. Noi parleremo dei primi.Questi aggeggi diabolici servono, sostanzialmente, a smorzare le vibrazioni al momento dello scatto e sono composti di due elementi: la testa e la struttura. Al contrario del fotografo, quindi, hanno anche una testa.

La struttura è di solito divisa in varie sezioni, spesso tre. Ogni sezione è, di solito, estensibile. In generale più estendiamo (più alto) il treppiede, meno sarà stabile per questioni fisiche di baricentro. Cose ed esseri animati col baricentro basso sono più stabili: Maradona aveva il baricentro basso.

La testa “collega” la macchina fotografica al treppiede ed è snodabile.
Ci sono tre tipi di teste: a sfera, a tre movimenti, a cremagliera.

Treppiede con testa a sfera

La testa a sfera è caratterizzata da uno snodo composto da una “sfera” che fa da collegamento tra la fotocamera e il treppiede. Normalmente è dotata di una unica leva di blocco/sblocco che consente il movimento della fotocamera a 360° in ogni direzione sui tre assi permettendo quindi un posizionamento veloce e sufficientemente preciso. Non è indicata per scatti multipli a paesaggi da ricomporre in post-produzione.

Treppiede con testa a tre movimenti

Questo treppiede è caratterizzato da un sistema che vincola il movimento della fotocamera in tre movimenti distinti:

  1. si può muovere la fotocamera verso destra o sinistra.
  2. si può muovere la fotocamera verso l’alto o in basso.
  3. si può variare l’angolo di inclinazione della fotocamera.

Posso perciò scegliere una o più regolazioni lasciando invariate le altre. Il vantaggio principale dell’uso di questo tipo di testa è la possibilità di impostare un’ inquadratura della fotocamera molto precisa e stabile.

Treppiede con testa a cremagliera

Questa tipologia, oltre ai soliti movimenti, permette di fare anche delle microregolazioni. Di solito è caratterizzata da comandi separati per le regolazioni più grossolane e per aggiustamenti più fini. Anche in questo caso il pregio principale di questo modello di testa è la precisione dei movimenti di posizionamento, abbinata ad una stabilità al millimetro.

Ci sono poi le teste Gimbal, ma ne parleremo in altra occasione perché hanno un uso settoriale e specifico.

Peso, un fattore cruciale

Ora, la cosa fondamentale che bisogna considerare per acquistare un treppiede adatto alle nostre esigenze è conoscere il peso della attrezzatura fotografica che deve sostenere. Perciò prendere in mano i libretti di fotocamera e dell’obiettivo più pesante che avete e leggere, cosa che non fa quasi nessuno. Fare la somma dei due pesi e comprare un treppiede che abbia una portata almeno doppia. Come si fa a capire la portata del treppiede? Si chiede al negoziante oppure si legge il libretto di istruzioni, questa volta del treppiede.

Leggere fa sempre bene, pigroni.